Promotrice di iniziative che sostengono le realtà svantaggiate, Ilaria Venturini Fendi è l’ideatrice di Carmina Campus
SAVE WASTE FROM WASTE, salvare i rifiuti dai rifiuti e dallo spreco equivale a pensare a un mondo in cui quasi tutto, idealmente, potrebbe rigenerarsi: è questo l’ideale del brand nato dalla creatività di Ilaria Venturini Fendi, pioniera della moda conscious.
Tutto inizia con l’acquisto di un’azienda agricola alle porte di Roma e la sua riconversione all’agricoltura biologica, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio circostante. Nel 2006 l’imprenditrice dà vita a Carmina Campus, marchio di moda sostenibile che trasforma gli scarti in borse, accessori e arredi di lusso. In questo modo, rimanenze di magazzino, campionari, fondi di lattine o ritagli dell’industria dell’abbigliamento, residui di lavorazione delle suole in gomma Vibram, scarti recuperati, se affidati alle mani di artigiani qualificati, si trasformano in pezzi unici, ben fatti, la cui storia è tutta descritta nel cartellino.
La stessa Venturini Fendi racconta: «Ho sentito il bisogno di cambiare e ritrovare il contatto con la natura». Si sceglie così di reinterpretare il concetto di “rifiuto” in modo assolutamente creativo, come la linea Save Bags, lavorando sui sacchi neri della spazzatura, doppiando il materiale come se fosse pelle. Su questo modello si va ad innestare una borsa di pelle vintage perfettamente integra. Anche metaforicamente, il sacco della spazzatura non è più il contenitore per tutto ciò di cui ci vogliamo liberare, ma il supporto per incorporare un oggetto che torna a una nuova vita.
Tra i diversi progetti si è sviluppata una particolare sinergia con Campari, i cui tappi erano già utilizzati come ferma zip di alcune borse. La grande opera commissionata da Campari a Ugo Nespolo per la stazione centrale di Milano si è trasformata in una collezione di 150 borse numerate e con la firma di Nespolo, che certifica la provenienza del materiale.
Le prime borse griffate Carmina Campus sono state le 97 conference bags prodotte in Africa insieme all’associazione Donne per lo sviluppo (Aidos), il cui ricavato è stato destinato alla campagna contro le mutilazioni genitali femminili. Le collezioni non hanno un profilo stagionale, sono caratterizzate da un materiale riutilizzato o da una caratteristica speciale. Lo stesso stile può avere numerose versioni oppure evolversi da una collezione all’altra con nuovi look dati da un assemblaggio di differenti materiali.
Promotrice di iniziative a sostegno di realtà svantaggiate, Ilaria Venturini Fendi, e il suo Carmina Campus, hanno preso parte a progetti come Not Charity Just Work, mettendo a disposizione competenze del suo marchio nel settore artigianale e imprenditoriale a sostegno di comunità rurali africane; o Made in Prison0, la collaborazione tra il brand romano, il Ministero della Giustizia e le cooperative Socially Made in Italy che operano nelle carceri italiane con programmi di riabilitazione sociale tramite il lavoro. Il marchio collabora con aziende private, istituzioni pubbliche, ONG e soggetti coinvolti nello sviluppo di progetti etici e sostenibili.
AltaRoma già da diverse stagioni sta portando avanti un programma di Ethical Fashion in cui non poteva mancare il collegamento con il brand Carmina Campus e le novità presentate nel centralissimo store romano RE(f)USE (via Fontanella Borghese 40). Direttamente sul sito carminacampus.com, è inoltre possibile acquistare questi pezzi originali.
Sara Marchioni